DailyMedia 24/09/2015
Il Corriere della Sera torna a puntare sul tema del femminile con la seconda edizione del Tempo delle Donne, evento che si terrà a Milano dall’1 al 4 ottobre 2015 presso la Triennale di Milano. L’iniziativa nasce da un’idea del blog La 27ª Ora, ed è realizzata in collaborazione con Io Donna, Fondazione Corriere e Valore D con il sostegno degli assessorati alla Cultura e allo Sport e tempo libero del Comune di Milano. Tra le aziende e i marchi partner dell’evento figurano: Cera di Cupra, legato alla Women Night Run del 2 ottobre; Poste Italiane, Vodafone, Dolce&Gabbana con una ricerca internazionale sulla famiglia, Lançome che indaga sulla felicità, Oysho, Assobirra, la new entry Phyto, e Swatch che cura i momenti di entertainment. «L’offerta di eventi sta assumendo una dimensione rilevante, e vale diversi milioni di euro – commenta Raimondo Zanaboni, Direttore Generale Communication Solutions Gruppo RCS – grazie alle iniziative che realizziamo sia in ambito sportivo con RCS Sport, sia legate ai diversi brand, e ultimamente in occasione di Expo. Per quanto riguarda il Tempo delle Donne, le aziende entrano nel progetto in modo innovativo rispetto alla tradizionale sponsorizzazione, integrandosi con i contenuti ». Sul fronte della raccolta, questo autunno si apre con «segnali di una ripresa nei consumi, per esempio nel settore auto (prima del caso Volkswagen, ndr), ma in generale nulla che faccia pensare a grandi ripartenze». Zanaboni sottolinea le performance della nuova digital edition del Corriere della Sera, che all’esordio è stata accompagnata da una robusta partnership con ING Direct. A oggi la raccolta da digital arriva a pesare per oltre il 20% del fatturato adv, mentre in area cartacea i periodici vanno meglio del mercato, e anche i quotidiani ma al netto dei grandi eventi sportivi che incidono sui risultati della Gazzetta dello Sport negli anni pari. «In generale – precisa Zanaboni – non è un mercato positivo ». Sulla digital edition torna anche Nicola Speroni, Responsabile Sistema Corriere della Sera: «Nella prima settimana abbiamo avuto un boom di abbonamenti, ma naturalmente dobbiamo attendere il dato mensile per fare una valutazione obiettiva dell’iniziativa. Certo, ci aspettiamo una crescita. La digital edition è frutto della nuova organizzazione del lavoro, che rende per esempio possibile la realizzazione della rassegna stampa, uno dei contenuti esclusivi del servizio». In ambito digitale si punta sempre di più ai prodotti premium, «e ci stiamo preparando all’introduzione di contenuti a pagamento – continua Speroni -. L’obiettivo è creare una sorta di membership sul modello “metered” del New York Times. Dovrebbero arrivare a mesi, è un processo che comporta un cambio di mentalità e durante il quale c’è stato un cambio della guardia alla direzione del Corriere». Sul fronte cartaceo, si registra un buon andamento della pubblicazione domenicale La Lettura, che dallo scorso 19 luglio è venduta in autonomia rispetto al Corriere della Sera e oggi diffonde 130mila copie tra edicola, abbonamenti e digitale.