DailyMedia 20/02/2015
La convention di Rai Pubblicità di mercoledì ha permesso di definire meglio i connotati di Digital Cinema Network, il nascente consorzio lanciato ancora nella scorsa primavera con l’obiettivo di riunire per un’unica offerta commerciale i 4 principali player del mezzo e, cioè, oltre alla stessa concessionaria pubblica, UCI Cinemas, The Space e Moviemedia. L’a.d. Fabrizio Piscopo ha confermato quanto già anticipato da Daily- Media e, cioè, che, per ora – anzi, per l’esattezza, da marzo – partirà la vendita di un circuito comune tra le due prime strutture che, per altro, già collaborano, visto che Rai Pubblicità si occupa già di 6 strutture di UCI Cinemas (le sale di Arezzo, Pesaro, Torino Lingotto, Campi Bisenzio e RomaEst). Quando partirà, potrebbe aggiungersi anche The Space, non solo per l’interesse confermato ieri al nostro giornale dal suo a.d. Giuseppe Corrado ma, anche, perché il rapporto con PRS si è chiuso a fine 2104 e, per ora, viene rinnovato mese per mese. Anche Moviemedia mantiene il suo interesse: però, come ci ha spiegato il suo presidente Fabrizio Menichella, tutto si deciderà in questo periodo che intercorre rispetto alla nascita del consorzio, che potrebbe avere una durata anche di 2-3 mesi e che Moviemedia è intenzionata a sfruttare per avere un confronto soprattutto con Rai Pubblicità. Anche per il fatto che sono entrambe delle concessionarie e, quindi, con degli agenti da ricollocare. Ma il nodo principale, per Menichella è quello delle scelte strategiche e di efficienza, che solo se condivise porteranno a una decisione di Moviemedia di aderire al consorzio. Quest’ultima è di fatto l’unica concessionaria a operare esclusivamente sul mezzo cinema e non a caso ha chiuso il 2014 con segno positivo, mentre Rai Pubblicità è quella che ha perso di più nel corso degli ultimi anni, chiudendo gli scorsi 12 mesi a 4 milioni, contro i 3,6 di UCI Cinemas. Per il 2015, per contro, grazie anche alla nuova modalità di vendita per costo-contatto (cioè, in pratica, per biglietti staccati), l’obiettivo del circuito a due è di arrivare a 10 milioni di euro. Se The Space decidesse di entrare, probabilmente anche Moviemedia sarebbe più incentivata a farlo, Antitrust permettendo. In alternativa, quest’ultima potrebbe restare autonoma e cercare di crescere acquisendo altre sale senza concessionaria (delle 1.000 sul territorio però, quelle interessanti non sono più di 2-300), o anche proporre un’aggregazione a The Space. Dall’alleanza si passerebbe quindi a una guerra tra due super-strutture di peso più o meno equivalente, il che non si sa esattamente quanto farebbe bene al mercato. Digital Cinema Network (che si occupa solo della nazionale) tende comunque ad avere una rete appositamente costituita di una quindicina di persone, anche se, per ora, gli agenti operano con mandato di Rai Pubblicità. La quale, essendo pubblica, non può costituire una società come è avvenuto ad esempio in Inghilterra e dalla quale è stato preso il nome, ma avrà un comitato direttivo costituito da Piscopo e dall’a.d. di UCI Cinemas Andrea Stratta, e un consiglio direttivo nel quale, in prima battuta, siederanno Vittorio Perina, responsabile top events e cinema di Rai Pubblicità che si occuperà dei clienti – e Giuseppe Rossetto, che era il coordinatore di International Cinema Media UCI, che non è più attiva – che si occuperà invece dei centri media -.