DailyMedia 16 dicembre 2013
Marco Testa ha incontrato la stampa venerdì da candidato consigliere. L’impressione è quella dello spirito di servizio che lo ha spinto a mettere in gioco il suo nome e la sua reputazione, con un decisione presa abbastanza al volo che lo riproporrebbe alla guida dell’associazione dopo il biennio 2006- 2008. Parlando di centri media, Testa non nega il loro contributo all’innovazione del settore, tant’è che dichiara apertamente che nella sua squadra ideale certamente vorrebbe, oltre a Emanuele Nenna, Marco Gualdi ed Enrico Gasperini, talenti che conosce e stima come Layla Pavone e Marco Girelli. Ma per il presidente di Armando Testa, quello che conta è il fil rouge della creatività, per questo vorrebbe vedere entrare in associazione factory digitali piene di nuove idee. Perchè, ribadisce, solo difendendo quella si può rilanciare tutta la filiera e per questo si augura che tutte le discipline con le loro specializzazioni siano rappresentate in Consiglio. Di più, l’aspettativa è che anche altri comparti entrino in AssoCom, il mondo delle ricerche per esempio. Se diventano del tutto una commodity, dice, le agenzie tricolori vengono bypassate: ha alluso a una gara in corso in questi giorni, ma è evidente che pensava a quella di Telecom Italia che vede in corsa soprattutto team stranieri. Un’associazione più forte, sempre per Testa, saprà anche dialogare in modo più autorevole con Upa. Rilancio dell’immagine e della forza di rappresentanza dell’associazione, unito a una politica di riconciliazione, recupero dei fuorusciti e cooptamento di nuovi associati sono in sintesi gli assi su cui lavorare. Il suo eventuale mandato durerà 3 anni.