Daily Media 19 novembre 2012
Rai chiude i primi nove mesi dell’anno con una perdita di 184,5 milioni di euro (risultato netto), in peggioramento di circa 218 milioni sull’analogo periodo del 2011, a causa della flessione dei ricavi pubblicitari e del costo dei grandi eventi sportivi e nonostante la riduzione dei costi e degli investimenti.
In calo anche i ricavi totali (-6,3%), trend negativo determinato dalla contrazione del fatturato pubblicitario. Questa riduzione deriva sia da una perdita di quota di mercato pubblicitario del gruppo, sia dalla contrazione del mercato pubblicitario complessivo.
Trend positivo invece per gli investimenti pubblicitari per i canali specializzati e per il web che registrano complessivamente un incremento di circa 6 milioni di euro, rispettivamente con una crescita del 13% e del 30%.
Per quanto riguarda gli ascolti, nei primi nove mesi del 2012 le reti Rai hanno ottenuto nel complesso una share media del 41,5% in prime time e del 39,8% nell’intera giornata, consentendo al gruppo di mantenere la sua posizione di centralità e leadership nel mercato radiotelevisivo italiano.
L’azienda continua il processo di efficientamento con un risparmio rispetto al 2011 di 82 milioni. In aumento il costo del lavoro, nonostante la politica del turnover e il sostanziale blocco delle politiche retributive. Il Cda ha inoltre approvato una policy di contenimento dei costi che prevede un tetto ai rimborsi dei consiglieri.
Tra i costi del 2012 si rilevano quelli per i grandi eventi sportivi pari a 143 milioni di euro relativi al Campionato Europeo di Calcio e alle Olimpiadi estive.