DailyMedia 21/02/2017
Il libro delle IPO è stato firmato, adesso è ufficiale: Telesia S.p.A. è stata ammessa nel sistema AIM Italia. Alla cerimonia, svoltasi al Palazzo Mezzanotte di Milano ieri mattina, hanno partecipato Paolo Panerai, v.p. e a.d. di Class Editori, l’a.d. della società, Gianalberto Zapponini, e Angelo Sajeva, presidente di Class Pubblicità e consigliere strategie e sviluppo del Gruppo, che ha commentato a DailyMedia: «Oggi stiamo dando autorevolezza a un canale. Gli investitori (tra cui Vetrya, B.Imi, Kairos, B.Generali, Tamburi, 4Aim, Azimut, Aletti, Nextam, AcomeA, Allianz, Eurizon, Mediolanum, Zenit e Unipol) rappresentano una parte importante del mercato e, tra le altre cose, conferiscono sicurezza e affidabilità agli inserzionisti». Una sicurezza supplementare a quella già assegnata dai dati «incoraggianti del 2017, con il comparto che è cresciuto nel 2016 del 3,4% grazie a un’ultima parte di anno (dicembre n.d.r.) da +34,3%. Telesia è stata l’artefice principale di questi risultati, rappresentando il 50% del mercato e avendo registrato un’espansione più consistente della media. La Go Tv è percepita come una televisione d’informazione, non più come un’affissione. Ci sono dei contenuti, non è solamente pubblicità. E questi contenuti raggiungono quotidianamente 10 milioni di italiani che passano nove ore al giorno fuori casa. Copriamo gran parte del day-time grazie anche a una diffusione capillare: i vari circuiti occupano 757 location con 5.000 schermi. Una distribuzione che «cattura i light viewer televisivi in maniera quasi esclusiva. Il nostro pubblico rappresenta molti target differenti, che continuano a crescere attraverso l’utilizzo sempre più diffuso dei mezzi pubblici e quindi all’aumento del traffico di viaggiatori. Anche negli aeroporti. La fruizione del mezzo La fruizione del mezzo in aeroporti e stazioni, però, è molto differente «perché i passeggeri hanno tempi diversi. Siamo sempre stati attenti a questi particolari, ed è per questo che consideriamo molto importante la costruzione dei palinsesti, diversi da luogo a luogo. Abbiamo ridisegnato la proposta relativa aicontenuti, rendendola più coerente e lineare. Anche nella grafica, che è importante soprattutto per catturare l’attenzione dell’audience. I contenuti stessi sono sviluppati ad hoc dalle redazioni di Class Editori (che possiede il 100% Telesia), che lo fanno anche per terzi», aggiunge il consigliere di Class Editori. Programmatic da implementare Intanto, si lavora su due strade: ampliare la reach attraverso un accordo con Warrior e migliorare la delivery pubblicitaria, implementando il programmatic. «Warrior è una società cinese che installa schermi nelle toilette delle grandi strutture. Attraverso WeChat e la tecnologia del riconoscimento facciale, i monitor sono in grado di riconoscere lo spettatore. Integreremo questa possibilità – spiega Sajeva -. Il programmatic per gli schermi è già in fase di sperimentazione. Per ora, i settori che hanno dimostrato maggiore interesse sono farmaceutico, gdo e automotive. Generalmente, i brand che prediligono il mezzo tv per la loro pubblicità. È un tipo di programmatic leggermente diverso da quello che si adopera sul web: serve per metterci in grado di garantire univocità tra messaggio e fruitore». Il giro d’affari Il fatturato di Telesia è stato pari a 2,63 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016, con un ebitda pari a 0,58 milioni. Nel 2015, i ricavi totali sono ammontati a 5,32 milioni, con ebitda di 1,15. Con l’IPO, il prezzo unitario delle azioni è stato fissato in 10 euro e, su questa base, è prevista una capitalizzazione pari a circa 17,5 milioni. Il controvalore del collocamento è di circa 4 milioni. Nell’ambito del collocamento sono state sottoscritte 399.450 azioni ordinarie, di cui 250.000 dall’aumento di capitale approvato dall’assemblea straordinaria di Telesia S.p.A. il 21 dicembre 2016 e 149.450 rinvenienti dalla vendita da parte di Class Editori. Il flottante post ammissione sarà pari al 22,83% del capitale sociale. Class Editori S.p.A. deterrà la parte restante.