DailyMedia 8/07/2015
Nel primo semestre dell’anno sono aumentati in Italia, seppur di poco, gli ascoltatori della radio. E’ quanto si evince dai dati diffusi ieri da Radio Monitor GFK/Eurisko: nel giorno medio si è infatti passati dai 34,736 milioni dei primi sei mesi del 2014 ai 34,927 milioni, con una crescita dunque dello ,5%. Rtl 102.5 si conferma ancorauna volta nel primo semestre del 2015 al primo posto nella classifica di ascolto della radio in Italia con 6.737.000 ascoltatori nel giorno medio. L’emittente presieduta da Lorenzo Suraci lascia sul campol’1% di audience rispetto allo stesso periodo ma rimane comunque davanti alla seconda in classifica con uno scarto di quasi 2 milioni di ascoltatori. “Siamo molto soddisfatti dai dati che ci confermano leader assoluti del mercato”, ha commentato Lorenzo Suraci. “Continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, per migliorare la nostra offerta declinata su tutte le piattaforme multimediali”. La seconda piazza è occupata da Rds, con 4.760.000 ascoltatori e un incremento di oltre due punti percentuali. “La rincorsa al secondo gradino del podio si è finalmente completata e i 5 milioni di ascoltatori nel giorno medio non sono poi così lontani”, ha detto Eduardo Montefusco, presidente di Rds. “La crescita esponenziale di notorietà di Rds, soprattutto nel nord Italia, è generata anche dal successo della seconda edizione di Rds Academy e dalla partecipazione come media partner alla carovana del Giro d’Italia. Questo dato, confortato anche dal segno più nella raccolta pubblicitaria di questo semestre, dimostra che Rds ha saputo leggere le aspettative degli ascoltatori e degli investitori promuovendo iniziative crossmediali in grado di coinvolgere ogni target di riferimento”. In terza posizione Deejay, 4.677.000 ascoltatori, in linea con lo scorso anno. Radio 105 cresce del 3,1% e supera i 4,5 milioni di ascoltatori. Finelco, l’editrice cui fanno capo, oltre che 105, le due emittenti Monte Carlo e Virgin, sottolinea in una nota di essere “il primo gruppo radiofonico di broadcaster nazionali con una share del 14,5% tra gli ascoltatori nel quarto d’ora medio 6-24, l’unità di misura più importante per il mercato pubblicitario; una share in crescita di 1 punto netto rispetto al corrispondente semestre del 2014. Tutte e tre le radio risultano inoltre in crescita nel quarto d’ora medio 6-24: Radio 105 del 10,7%, Virgin Radio del 9,9% e Radio Monte Carlo del 2,2%, contro una crescita del totale ascolto radiofonico dell’1,6%. In particolare – si legge nella nota – Radio 105, con un incremento da 540.000 a 598.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio, si conferma al secondo posto alle spalle di RTL 102.5 (il distacco dalla quale è sensibilmente diminuito passando in un anno da 70.000 a 30.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio e, in share, da 1,14% a 0,48%), mentre il distacco dalla terza classificata, Radio Deejay, aumenta ancora (da 139.000 a 168.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio e, in share, da 2,27% a 2,7%). Dopo 105, in quinta posizione Radio Italia registra 4.527.000 ascoltatori nel giorno medio, in linea con il primo semestre 2014. “Il dato che ci fornisce l’indagine attesta comunque una crescita per Radio Italia rispetto al secondo semestre 2014, che ci vedeva con 4.499.000 ascoltatori”, dice Mario Volanti, editore e presidente Radio Italia. “Ci proponiamo di continuare il nostro lavoro con passione e attenzione per migliorare sempre più il prodotto che quotidianamente proponiamo agli ascoltatori che amano, come noi, la musica italiana”. In sesta posizione si piazza Radio Rai 1: l’ammiraglia della radiofonia Rai diretta da Flavio Mucciante mette a segno un’ottima performance, con 4.203.000 ascoltatori nel giorno medio e una crescita del 6,3% (trend tra l’altro confermato anche nei confronti dei risultati della seconda parte del 2014). Paga dunque il nuovo palinsesto varato nell’aprile del 2014. “L’informazione è un prodotto vincente e i suoi contenuti sono quelli che più si prestano ad essere condivisi” dice Flavio Mucciante. “Abbiamo trasformato sound, formati dei Gr, programmazione di rete e sottoposto all’azienda numerosi progetti per il web in via di definizione, nel segno di una radio che vuole essere protagonista della rivoluzione digitale in atto”. In relazione alla metodologia, Mucciante ritiene “necessario che venga aggiornata di continuo in linea con le nuove modalità di fruizione del mezzo. L’ascolto multipiattaforma ha aperto scenari inediti, basti pensare a streaming e podcast, all’incidenza sulle rilevazioni di canali televisivi dedicati sul digitale terrestre”. Radio Rai 1 precede in classifica la cugina Radio Rai 2, anch’essa in buona salute (+4,3%), Virgin (+1,2%), Radio 24 (-1%) e Kiss Kiss, che chiude la top ten con il miglior risultato del semestre tra le nazionali (+6,9%). Radio 24 cala nel giorno medio ma, si legge in una nota dell’editrice, cresce invece “del 4,4% negli ascolti dal lunedì al venerdì del secondo trimestre 2015, rispetto allo steso periodo del 2014, arrivando a toccare quota 2.175.000 ascoltatori”. Al sabato, grazie alle novità introdotte nel palinsesto a partire da febbraio, l’incremento è dell’8,9%. Nell’intera settimana del secondo trimestre la crescita degli ascoltatori della radio diretta da Roberto Napoletano è pari al 2,6%. Sul fronte della raccolta pubblicitaria, l’emittente “continua a registrare una crescita a doppia cifra migliorando ulteriormente l’andamento già registrato nel primo trimestre 2015, notevolmente superiore alla media del mercato”.