Dailymedia del 28/04/2015
Con una performance assolutamente in controtendenza rispetto all’andamento del mercato e in particolare del segmento dei periodici, in cui il Gruppo opera (-5,2% il primo, -6,2% il secondo a febbraio secondo Nielsen), Condé Nast Italia chiude il primo quadrimestre con una crescita della raccolta – che rappresenta l’85% del business dell’editore – del 3%. Ad anticipare a DailyMedia questo risultato è il deputy managing director Fedele Usai, che specifica che questa crescita è dovuta all’ulteriore, forte, spinta che viene dal digitale a fronte, comunque, di una sostanziale tenuta, della pubblicità sui periodici cartacei: anche se, giustamente, fa notare lo stesso Usai, ormai, così come avviene per quella editoriale dei ”sistemi” delle testate-brand del Gruppo, analogamente, anche l’offerta commerciale è talmente integrata, comprendendo anche brand content ed eventi, che non ha più molto senso fornire dei dati per singoli canali. Si possono, invece, fornire quelli relativi ai consumi online, che vedono il network dei siti Condé Nast raggiungere nel mese di marzo un pubblico di 20.642.979 visitatori unici (dato censuario WebTrekk, come tutti quelli di seguito indicati, ndr), in crescita di oltre il 70% anno su anno, con una social audience di 7,7 milioni di fan e follower su tutte le piattaforme, pari al +90% sullo stesso periodo dello scorso anno, che generano oltre 220 milioni di pagine viste e 12 milioni di video views. «Nel dettaglio – spiega Usai, che lavora a stretto contatto con il senior vp digital Marco Formento e il senior vp & branded solution Romano Ruosi – Vanity Fair, con quasi 9 milioni di visitatori che ogni mese si collegano al sito e 129 milioni di pagine viste, si consolida come punto di riferimento per tutte le novità non solo su celebrities, red carpet, moda e beauty ma, sempre più, anche sulle news e le personal stories. Segue Wired, che chiude marzo con il record di 6 milioni di utenti censuari, in raddoppio rispetto all’anno precedente che, sommati ai quasi 2,5 milioni di GQItalia. it, portano a un’importante audience complessiva sul target maschile. A contribuire al risultato complessivo ci sono poi il sito di Vogue, che raggiunge 2 milioni di utenti unici sempre lo scorso mese, la piattaforma video CNLive! che, oltre a garantire più di 12 milioni di video views nel network, festeggia il suo primo anno con un’audience consolidata vicina ai 2 milioni di utenti, e il rinnovato Glamour.it che, in sole due settimane dal suo go live, ha raggiunto già 1 milione di utenti e che è il primo all native, sostenuto con fee annui già da 5 aziende, Lvmh, L’Oréal, Lierac, Shiseido ed Estée Lauder, per un totale di 8 marchi, e che, proprio per questa sua caratteristica, permette di sviluppare con i clienti progetti di comunicazione decisamente più fluidi e coinvolgenti per i visitatori, tant’è che i contatti in un mese si sono moltiplicati per 6, arrivando a circa 1,2 milioni». Questa capacità di lavorare su contenuti digitali, video, storytelling e progetti di comunicazione esclusivi, integrati e su misura per ogni cliente, e che verrà probabilmente estesa anche ad altre testate, è anche il motivo del continuo rafforzamento di Studio 27, l’agenzia di marketing e comunicazione del gruppo, dove da poco è entrata anche Roberta La Selva con il ruolo di senior v.p., e che collabora anche con vari broadcaster e concessionarie esterni. «Questo, a conferma del nostro posizionamento di multimedia communication company in grado di interfacciarsi con agenzie e centri media per ottimizzare creatività e pianificazioni per le esigenze degli inserzionisti », sottolinea sempre Usai, che conferma inoltre che, a breve, il network sarà ulteriormente rafforzato, da metà maggio, dalla nuova release del sito de La Cucina Italiana, che diventerà la piattaforma dell’autenticità eno-gastronomica del nostro Paese con, tra le altre, sezioni regionali e ricette anche di grande impatto visivo. Per CNLive!, dove ci sono molte richieste di entrare, ci sarà invece un upfront a giugno per annunciarne la “next generation” con player internazionali. Su Vanity Fair il work in progress è continuo e la novità sul fronte commerciale è che l’audience verrà proposta in una modalità che integra carta, web ed engagement. E importante, come già accennato, è anche il “blocco” dei maschili, che significa circa 8 milioni di utenti unici tra GQ, L’Uomo Vogue e Wired, che sta preparando il “Fuori Expo dell’Innovazione” con il Next Fest, che si svolgerà dal 22 al 24 maggio con un’anteprima la sera del 21. «Credo che, grazie ai suoi incredibili brand, alla strategia multimediale che abbiamo già consolidato e al contributo di altissima professionalità del management, Condé Nast Italia possa mirare a un aumento del 5% per quanto riguarda la raccolta in questi 12 mesi e a un’ulteriore crescita del proprio business anche negli anni a venire», conclude Fedele Usai che, alla domanda su quale sarà il suo prossimo futuro professionale, si limita a dichiarare: «In questo momento, quello che conta è il futuro dell’azienda. Nessun manager è insostituibile».