ADVExpress 28/1/2015
Il gruppo editoriale guidato da Urbano Cairo diventerà attivo anche come operatore di rete e potrà disporre in autonomia di una capacità trasmissiva di circa 22,4 Mbit/s – rispetto agli attuali 7,2 Mbit/s affittati – utilizzabili per trasmettere i canali La7 e La7d dal 1° gennaio 2017 e per trasmettere nuovi canali che il gruppo intendesse lanciare ed eventualmente per l’affitto a terzi già a partire dal 2016.
Cairo Network ha sottoscritto con Ei Towers accordi per la “realizzazione e la successiva gestione” di un nuovo multiplex nazionale in digitale terrestre. Lo rendono noto entrambe le società.
Con la realizzazione del Mux, il gruppo Cairo Communication “diventerà attivo anche come operatore di rete e – si legge nella nota – potrà disporre in autonomia di una capacità trasmissiva di circa 22,4 Mbit/s – rispetto agli attuali 7,2 Mbit/s affittati – utilizzabili per trasmettere i canali La7 e La7d dal 1 gennaio 2017 e per trasmettere nuovi canali che il gruppo intendesse lanciare ed eventualmente per l’affitto a terzi già a partire dal 2016”.
“Gli accordi – spiega la nota – prevedono una fase transitoria, nel corso della quale avranno luogo la realizzazione, la messa in esercizio del Mux e il primo periodo di esercizio dello stesso, che si estenderà dalla data di sottoscrizione degli accordi al 31 dicembre 2017, e una fase a regime di esercizio del Mux della durata di 17 anni (dal 2018 al 2034)”.
Tra i punti, c’è la facoltà di recesso libero da parte di Cairo Network a partire dal 1° gennaio 2025; la copertura garantita a regime almeno pari al 94% della popolazione, allineata ai Mux nazionali a maggior copertura.
I corrispettivi a favore di Ei Towers sono o per la fase transitoria (2015-2017) pari a 11,5 mln complessivi per l’intero triennio; o a regime (a partire dall’anno 2018) pari a 16,3 mln annui. Tali importi “sono comprensivi del corrispettivo per la messa a disposizione dei trasmettitori”. A favore di Cairo Network, c’è un onere annuo, a partire dal 2018, compreso tra 0 e un massimo di 4 milioni, nell’eventualità in cui “la banda disponibile sul Mux non fosse integralmente sfruttata da Cairo Network”