DailyMedia 12/01/2015
Anche se la vicenda francese ha avuto il suo tragico epilogo venerdì scorso, Charlie Hebdo sarà regolarmente in edicola mercoledì con una tiratura aumentata a un milione di copie rispetto alle abituali 60-100.000. “E’ il modo dei sopravvissuti di rendere omaggio a quelli che non ci sono più. E’ il nostro modo di dire che non ci hanno uccisi, che siamo ancora in piedi, vivi, che non ce l’hanno fatta”, ha dichiarato ai media l’avvocato del magazine satirico, Richard Malka. La decisione della redazione, ha aggiunto, è stata unanime, fondata su una forte determinazione a non arrendersi a integralismo e violenza. Il prossimo numero del giornale sarà un’edizione ridotta, di sole otto pagine, ma di grande importanza per il suo valore simbolico. I contenuti saranno realizzati “unicamente dal piccolo gruppo di superstiti” dell’attacco, ma la produzione beneficerà dell’aiuto logistico di numerosi attori della stampa d’Oltralpe. I primi a offrire il loro aiuto sono stati i gruppi di radio e tv pubblica, Radio France e France Television, e Le Monde, che in una nota congiunta hanno annunciato che metteranno a disposizione “tutti i loro mezzi umani e materiali” per consentire a Charlie Hebdo di “continuare a vivere”. E’ stata poi la volta di Liberation, che ha offerto di ospitare il lavoro della redazione nei suoi locali, fino a quando la sede dove è avvenuta la sparatoria resterà sigillata dalla polizia. Un rilevante aiuto finanziario è arrivato poi dall’Unione degli editori di giornali e da Google, che contribuiranno ai costi di produzione del prossimo numero della rivista con 250mila euro ciascuno. Il gruppo di distribuzione PressTalis, infine, ha deciso di rinunciare a tutte le commissioni sulla diffusione delle copie. L’investimento da parte di Google deriva dal Digital Press Fund, un fondo di finanziamento (il cui valore a oggi non è mai stato dichiara- to) che la Francia aveva ottenuto da Google come accordo bilaterale per dirimere i contrasti fra il motore di ricerca e gli editori francesi, di natura similare a quelli che hanno portato Google allo scontro con i governi spagnolo e tedesco per la diffusione di notizie su Google News. Da registrare anche, inoltre, che il post del ceo di Facebook Mark Zuckerberg, che ha voluto ricordare le 12 vittime della strage alla sede della rivista e che in poche ore ha ricevuto oltre 290.000 Mi Piace, 35.500 commenti e 26.500 condivisioni, ha diviso gli utenti del social network scatenando diverse polemiche. In Italia, intanto, si registra la dichiarazione di Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia e presidente di Visibilia Editore, che ha annunciato con un tweet di voler pubblicare Charlie Hebdo in Italia. “Come editore voglio diventare licenziataria di Charlie Hebdo per poter ampliare quello che fanno, bisogna salvare l’informazione, ha detto, invitando tutti gli “editori in Europa, quelli coraggiosi, a fare altrettanto. Dopo un attentato dobbiamo moltiplicare la satira”.