DailyNet 17/09/2014
Hearst Magazines investe sul rilancio dell’offerta digital, che a livello pubblicitario pesa per il 12% della raccolta complessiva del gruppo editoriale, al lordo delle testate che non generano ricavi digitali. Nelle prossime settimane dovrebbe partire il primo progetto di native advertising su elledecor. it, ma adesso tutta l’attenzione si concentra sul nuovo sito di Marie Claire, già online in fase beta ma definitivo dalla fine del mese. Anche Cosmopolitan. it sta per essere rinnovato, e l’Italia è il primo dei Paesi che fanno parte del network americano a sperimentare la piattaforma creata per questa testata. Il primo obiettivo di Marie Claire sul web è riportare la professionalità al centro dei contenuti, che saranno prodotti per la maggior parte dalla redazione del magazine diretto da Antonella Antonelli senza distinzione tra carta e web. Oltre al sito, l’offerta in digitale di Marie Claire prevede la versione mobile e l’emag, eventi sul territorio e una capillare presenza sui social network, in particolare Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest. «Marie Claire non è una guida ma un luogo dove si alimenta il bisogno di sognare – spiega la publisher Michela Alpi – come recita anche il payoff sul giornale: “feed your dreams”. Il nuovo sito ha una forte identità ed è esteticamente appagante». Il nuovo sito punta sulla facilità di navigazione a partire dalla home che in cima propone il menù con i canali. Il pubblico è quello delle donne intorno ai 30 anni, interessate a moda e bellezza. Quest’ultima categoria genera il 40% del traffico, superando il fashion. Insieme, rappresentano il 75% del traffico sia per Marie Claire che per Elle. La precedente versione web di Marieclaire. it, che con la nuova perde il “.it” presentandosi direttamente agli utenti con il proprio marchio, generava in media 800mila browser unici al mese e 1,5 milioni circa di contatti, 60mila circa al giorno. Alcuni confronti in casa Hearst: Cosmopolitan.it vanta 600mila browser unici mese, Gioia 400mila ed Elle 2 milioni. Il peso dell’utenza digitale arriva per il 15% arriva dal mobile, e questo è il mezzo che Hearst ritiene abbia più potenziale di sviluppo rispetto alla navigazione da desktop. A livello pubblicitario, il nuovo sito di Marie Claire punterà sulle partnership esclusive per pagina – vale a dire, un solo investitore per pagina a garanzia della visibilità dello stesso – e sul native advertising. Intanto, inaugura la shop list, una sezione dedicata ai partner che possono comparire con il proprio logo, una gallery di sei immagini dei prodotti, store locator ed eventuale link al sito di ecommerce. Marie Claire cartaceo è in edicola in questi giorni con la doppia edizione moda e accessori dedicata alla settimana della moda per una foliazione totale di 856 pagine di foliazione e un inserito pubblicitario di 330.