DailyMedia del 15/05/2014
Dopo il -4,3% del cumulato gennaio-febbraio, il mercato degli investimenti pubblicitari ha registrato a marzo una riduzione dell’1,9%, che ha portato il dato tendenziale del primo trimestre dell’anno a -3,3%, pari a circa 53,1 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “A marzo riprende il trend di riduzione del gap verso quota zero, che si era inaspettatamente interrotto lo scorso mese – spiega Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director di Nielsen -. Fortunatamente siamo ben lontani da quel -19% con cui si era chiuso il primo trimestre del 2013, ma il ritorno in terreno positivo si è visto solo su qualche singolo mezzo”. Tra questi la tv, che nel mese ha messo a segno un promettente +5,1%, confermando la progressione già vista nei primi due mesi anche per il periodo cumulato gennaio – marzo, chiusosi a +2%. Note positive anche per la radio, che nel cumulato ha raggiunto un incremento del 6,3%, e per internet, che a marzo è tornato in positivo registrando il +3%. Una crescita tuttavia non sufficiente a riportare in attivo il dato del trimestre, che si colloca a -2,7%. Per la stampa si confermano invece le note difficoltà nella raccolta di investimenti pubblicitari: nel trimestre i quotidiani hanno toccato il -15,7%, mentre i periodici si limitati al -14,6%; sul singolo mese, i decrementi sono stati rispettivamente nell’ordine del -14,9 e del -14,5%. Nei primi tre mesi dell’anno negatività a due cifre anche per il cinema (-14,6%), il direct mail (-13,4%) e l’out of home tv (-11,6%), mentre l’Outdoor ha chiuso il periodo gennaio-marzo a -5,5%. Per quanto riguarda i settori merceologici, buoni segnali arrivano dai comparti ai primi posti del ranking di spesa. A marzo sono in pareggio gli Alimentari (-2,4% nel trimestre) e in forte crescita l’Automotive, con +25,9% mensile e un incoraggiante +8,2% tra gennaio e marzo. Conferma le ultime buone performance il Pharma, grazie al +7,2% registrato nel periodo cumulato. Ancora in forte calo la Telefonia, già in vistosa frenata anche il mese scorso: il trimestre si chiude a -25,8%. In crescita il settore dei Media (+5,9%), della Distribuzione (+6,9%) e della Finanza (+10,6%), a dimostrazione del ritor no a un moderato ottimismo: tra i primi 10 comparti, 6 sono tornati in “terreno” positivo. Inoltre, seppur limitata allo 0,3%, è ugualmente importante anche la crescita degli investimenti complessivi dei primi dieci top spender del mercato pubblicitario. “Il secondo trimestre rappresenta la chiave di volta del mercato, grazie anche al peso che avranno i Campionati del Mondo di calcio in Brasile e al non trascurabile fatto che si confrontano con un analogo periodo del 2013 chiusosi a -16% – conclude Dal Sasso -. Credo di poter affermare che la tanto attesa quota zero, già superata per alcuni mezzi, si stia avvicinando per il mercato in generale, anche alla luce delle recenti dichiarazioni improntate a un cauto ottimismo provenienti da più parti”.