DailyMedia 16 aprile 2014
Solo il gruppo Cairo Communication ha presentato domanda di partecipazione all’asta per le frequenze del digitale terrestre bandita dal ministero dello Sviluppo Economico secondo quanto disposto da Agcom e Commissione Ue. Lo annuncia il ministero, che valuterà i requisiti della domanda, mente Cairo avrà 30 giorni per presentare l’offerta economica. “Solo il gruppo Cairo Communication – si legge nella nota – ha presentato domanda di partecipazione all’asta per l’assegnazione delle frequenze televisive nazionali in DVB T bandita dal ministero dello Sviluppo Economico due mesi fa secondo quanto disposto dall’Agcom e dalla Commissione europea.” Il bando è scaduto ieri a mezzogiorno. Alla gara non potevano partecipare gli operatori che detengono tre o più multiplex (Mediaset, Rai e Telecom Italia Media Broadcasting). Ora il ministero valuterà i requisiti amministrativi della domanda, mentre Cairo avrà 30 giorni di tempo per presentare l’offerta economica per uno o più dei tre lotti di frequenze messi a gara, con il vincolo della copertura del 51 per cento della popolazione italiana entro 5 anni. Sulla procedura di assegnazione delle frequenze tv da parte dell’Italia – conclude il ministero – è aperta dal 2005 una procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea. “E’ certamente positivo che la gara per le frequenze tv non sia andata deserta, anche se è presto per dire se l’esito sarà sufficiente per chiudere la procedura d’infrazione della Commissione europea, come noi ci auguriamo”. Questo il primo commento del sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, a proposito della chiusura del bando di gara per l’assegnazione delle nuove frequenze televisive nazionali in DVB T. “Quella del passaggio dall’analogico al digitale terrestre è una vicenda lunga, fatta di aggiustamenti successivi, perdite di tempo e occasioni mancate, a partire dalla deludente gestione dello switch off – continua Giacomelli -. Ora, però, guardiamo avanti. L’interesse del gruppo Cairo è un segnale di vitalità di un settore che si sta rapidamente evolvendo, come confermano le notizie di questi giorni nel segno della convergenza tra tv e telecomunicazioni. Il governo intende favorire questa evoluzione con una riforma organica del settore che premi competitività, innovazione e volontà di investimento”.