DailyMedia 15 novembre 2013
Nei primi nove mesi dell’anno Mondadori ha registrato una perdita netta consolidata di 32,3 milioni rispetto all’utile di 16,3 milioni dello stesso periodo 2012. I ricavi sono in calo del 9,5% a 931 milioni, con la raccolta di Mondadori Pubblicità in calo del 18,6% a 105 milioni e quella di Mediamond (joint venture con Publitalia per Internet) in aumento del 18,3% grazie alle ottime performance di Grazia.it (+26%) e Videomediaset. it (+42%). Per Mondadori Pubblicità, i ricavi derivanti dalla raccolta dei Periodici risentono della flessione dei magazine Mondadori (-28,4%), interessati in maniera molto significativa dalla chiusura di alcune testate; al netto di queste discontinuità la contrazione si attesta al 22,8%. Per quanto riguarda la raccolta sul mezzo radio, i primi nove mesi del 2013 chiudono con un dato in crescita del 32% grazie all’acquisizione in concessione, a partire da aprile, dell’emittente Radio Italia Solo Musica Italiana e a partire da settembre, di Radio Subasio, cui si è aggiunta a ottobre l’acquisizione della raccolta per Radionorba, consentendo a Mondadori Pubblicità di rafforzare il proprio presidio nel settore con un’offerta da 9,3 milioni di ascoltatori complessivi nel giorno medio. La raccolta di R101 mostra a settembre un andamento sostanzialmente in linea con il trend di mercato, rilevando oltre che la flessione dei principali settori merceologici, tra cui in particolare l’automobile, anche la marcata stagionalità tipica del periodo; il valore complessivo dei ricavi risulta di 8,9 milioni di euro, in flessione del 13,6% rispetto ai 10,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2012. Il gruppo ha rinegoziato con le banche linee di credito per un totale di 570 milioni. Per la rinegoziazione delle linee di credito è stato firmato un nuovo contratto di finanziamento con un pool di 5 banche per un importo di 270 milioni di euro con scadenze di pari importo nel 2016-2017-2018, in sostituzione di scadenze ravvicinate per circa 380 milioni complessivi. Sono state inoltre rinegoziate le linee di credito esistenti pari a 300 milioni, composte da un finanziamento di 200 milioni concesso da Intesa Sanpaolo con scadenza a fine 2016, e da un finanziamento di 100 milioni concesso da Mediobanca con scadenza a fine 2017. Di fatto il gruppo editoriale è riuscito a ricontrattare sulla base degli attuali bassissimi tassi d’interesse e sono stati definiti dei waiver agli attuali covenant net debt/Ebitda per gli esercizi 2013 e 2014. Nei primi nove mesi il margine operativo lordo consolidato al netto dei proventi e degli oneri non ricorrenti è di 36 milioni di euro, in riduzione del 33,5% rispetto al 2012 mentre il cash flow lordo è negativo per 13,8 milioni rispetto al dato positivo di 34,8 milioni precedente. La posizione finanziaria netta è negativa per 376 milioni contro i 346 al 30 settembre 2012 e i 267 di fine 2012. Nell’ambito del programma di riduzione dei costi, nel terzo trimestre sono stati individuati ulteriori risparmi per un totale di 80 milioni, confermando il target di 100 milioni al 2015. La riduzione dei risultati economici – afferma la casa editrice – è attribuibile anche alla presenza nel 2012 di elementi positivi non ricorrenti per 9 milioni e nel 2013 di elementi negativi non ricorrenti per 27 milioni, riconducibili prevalentemente agli oneri di ristrutturazione, specie nell’area periodici. Nell’area dei Periodici Italia, Mondadori ha registrato un fatturato pari a 253,1 milioni, in calo del 14,2%. Ciò è riconducibile alla riduzione dei ricavi diffusionali (-9,9%), penalizzati dal calo degli abbonamenti e delle copie vendute in edicola; da vendite di collaterali (-12,2%), che tuttavia incrementano la propria quota di mercato a oltre il 41%; pubblicitari (-26,3%), in un mercato in forte sofferenza e con alcune disomogeneità; e all’incremento dei ricavi di licensing (13,8%).