AdvExpress 9 ottobre 2012
Il panorama della raccolta pubblicitaria televisiva è completamente cambiato. L’incertezza economica e l’avanzata dei nuovi canali digitali hanno scardinato le vecchie certezze. Oggi tutto è messo in dubbio: le aziende temporeggiano, preferiscono aspettare. Addirittura Mediaset non ha ancora presentato ai propri clienti le linee di politica commerciale per il prossimo dicembre, mentre Sipra, concessionaria Rai che ha appena cambiato vertice insediando Lorenza Lei nel ruolo di amministratore delegato, ha giusto fissato i listini.
Il quadro complessivo della spesa adv lo fornisce Upa, l’associazione degli investitori, che prevede di chiudere il 2012 con un decremento degli investimenti pubblicitari del 7,5% rispetto allo scorso anno. Flessione netta, ma edulcorata dal fatto che l’aspettativa per gli ultimi tre mesi dell’anno è positiva, visto che, ad oggi, siamo sul -10%.
Se Cologno Monzese e viale Mazzini soffrono, ci sono notizie positive per Sky e La7. Il network di Rupert Murdoch, nonostante il modello di business basato sull’abbonamento porti a non forzare la raccolta, registra un’importante crescita del 9% dello share e un conseguente buon andamento della raccolta pubblicitaria.
Per La7, l’andamento 2012 è stato sicuramente positivo secondo Urbano Cairo, a capo della concessionaria dell’emittente televisiva, “nei primi otto mesi dell’anno, davanti a un calo nell’ordine del 10%, La7 è cresciuta del 10,8% e contiamo di continuare nell’ultima parte dell’anno; anche se sarà difficile fare come nel 2011, quando in un mercato in flessione del 3% noi guadagnammo il 30%”.