Daily Media 25 giugno 2012
Il 56% dei chief information officer, ha già introdotto new tablet all’interno della propria azienda (era il 47% nel 2011) con piena soddisfazione per il 66%. Il tema della mobility in azienda, cioè l’impatto delle Ict a supporto delle attività lavorative svolte “on the go” grazie al trinomio “New Tablet, Business Apps ed Enterprise Application Store”, è tornato prepotentemente in voga. L’Osservatorio New Tablet & Business Application della School of Management del Politecnico di Milano, giunto alla seconda edizione, ha condotto una ricerca su questo tema su 230 cio. Tra i cio che non hanno ancora adottato new tablet (44%) la maggioranza è intenzionata a introdurli, alcuni a breve termine (12% sul totale), altri nel medio/lungo periodo (25% sul totale). Ma tra coloro che dichiarano di non avere intenzione di adottarli (che crollano dal 26% – 1 su 4 – del 2011, al 7% – 1 su 10 – del 2012) circa 3/4 non ha personale in mobilità da supportare o non trova il dispositivo più adatto al proprio business, oppure ha adottato da poco un altro device. I new tablet tenderanno ad affiancarsi agli altri dispositivi che già compongono la “dotazione mobile” delle figure professionali. Nel 23% dei casi sostituiranno i notebook tra gli executive & c-level e nel 40% tra il personale di vendita, raramente gli Smartphone (6%). Inoltre, 1 cio su 4 pensa di sostituire i notebook/ netbook con i new tablet tra i manutentori e altrettanti li affiancheranno ad altri strumenti oggi già in uso. Solo un 10% sta sostituendo gli Smartphone e un 3% altri terminali specifici oggi in dotazione. Per i trasportatori invece si riduce l’effetto sostituzione emerso dall’analisi dello scorso anno, soprattutto verso notebook/ netbook. Quasi per il 30% dei cio lo sviluppo delle app avviene facendo leva su risorse e competenze interne, ma nella maggior parte dei casi ci si affida a “piccole” software house – privilegiando l’esigenza di supportare efficacemente il singolo processo portato in mobilità. Fanno il loro ingresso sul mercato anche web agency e sviluppatori indipendenti, preferiti, rispettivamente, per la cura degli aspetti grafici delle loro soluzioni e per la flessibilità e “prontezza di risposta”.