DailyMedia 8/06/2017
Intervistato da DailyMedia in occasione dell’incontro organizzato da Elle Decor Italia e la Rinascente in occasione dell’iniziativa per i festeggiamenti dei 100 anni di attività degli store di piazza Duomo, Marco Cancelliere, che ne è d.g. della divisione Advertising Italia, ha fatto il punto sull’andamento della raccolta pubblicitaria di Hearst Italia nel primo semestre dell’anno. Periodo che si chiuderà con una contrazione del 5%, causata soprattutto – per quelli che sono i
principali segmenti coperti dal Gruppo di cui è a.d. Giacomo Moletto – dal rallentamento sul fronte degli investimenti da parte della fascia media della moda, che
rappresenta il 55% del totale delle entrate adv dell’editore. L’alto di gamma, sempre di quest’area, invece, non solo tiene, ma è addirittura
in crescita e, questo, è ciò che fa mantenere sereno il d.g. sulle prospettive per i brand del Gruppo, Elle, Marie Claire e Cosmopolitan. In ogni caso, il saldo
negativo della prima parte dell’anno dovrebbe essere decisamente migliore di quello dei periodici in generale che, secondo gli ultimi dati FCP, hanno segnato
una contrazione dell’8,1% nei primi 4 mesi, periodo nel quale, invece, la divisione Advertising di Hearst Italia ha chiuso al -3%. Il peggioramento, per quest’ultima, sta avvenendo in quest’ultimo bimestre e, così, è pensabile che, purtroppo, avvenga anche per il comparto nel suo insieme.
Sempre nel periodo gennaio-aprile, inoltre, gli investimenti-moda (sempre sui periodici), sono scesi del 14%, versus il -10% della struttura guidata da Cancelliere.
Quest’ultimo giudica invece “molto buono” l’andamento sul fronte del design che, nel primo semestre – anche se pure qui si assiste a un rallentamento “poco
significativo” nell’ultimo bimestre – non dovrebbe scostarsi molto dal +22% messo a segno nei primi 4 mesi (versus il +14% del comparto in generale). Lo stesso
discorso di rallentamento a giugno vale anche per Gioia! che, quindi, registrerà un trend flat a fine mese dopo il +4% del primo quadrimestre, che si confrontava
con il -6% dei femminili nel loro insieme. E «molto valida», sempre Cancelliere, giudica la performance del digitale che, con una crescita tra il +3 e il +5% attesa a fine mese, vale ormai il 15% del totale-raccolta. L’andamento è spinto soprattutto dal native – sul quale si concentra l’attenzione della
concessionaria – mentre il display è in calo. I ricavi da iniziative speciali, progetti ed eventi sono in crescita del 10%. Del resto, Hearst Create, la struttura interna diretta da Roberta Battocchio, ha lavorato l’anno scorso su un migliaio di progetti, realizzandone ben 444. Tra quelli di particolare rilievo, è
in preparazione, nell’ambito della “Fashion Week” di settembre, quello celebrativo dei 60 anni di Gente, degli 80 di Gioia! e dei 30 delle edizioni locali di Elle e Marie Claire. Cancelliere ha anche confermato quanto già anticipato da DailyMedia e, cioè, il lancio, tra fine settembre e i primi di ottobre,
della piattaforma digitale (e quindi, “per ora, non cartacea”) di Esquire, altro brand iconico di Hearst e con il quale il Gruppo andrà ad aggredire un settore, quello del lifestyle maschile, nel quale sono già attivi altri competitor (i vari GQ, Icon e Style), ma dove l’editore giudica che ci siano interessanti
opportunità di crescita, come ribadito dal forte interesse che il mercato sta già manifestando per la nuova testata in arrivo.