DailyMedia 4/10/2016
Carlo Robiglio è il nuovo presidente pro tempore del Sole 24 Ore che incassa la conferma della disponibilità di Confidustria a provvedere all’aumento di capitale, annunciato in occasione del CdA per l’approvazione del bilancio del primo semestre. Lo ha confermato il Presidente degli industriali Vincenzo Boccia: «Il dossier è tra le nostre priorità – ha detto ieri Boccia a margine di un incontro con gli associati di Bergamo -. Dobbiamo lavorare a un grande piano di risanamento e di rilancio». Intanto, sono già previsti per questa settimana i primi colloqui con le banche per la rinegoziazione della durata del debito del gruppo. Lo ha detto il cfo Valentina Montanari, durante una conference call di presentazione della semestrale che si è tenuta ieri. «Abbiamo chiesto alle banche di incontrarci per avviare una rinegoziazione del debito, soprattutto data la prossimità della scadenza», fissata nell’ottobre 2017, con l’obiettivo di «estendere la durata contrattuale». Per quanto riguarda il piano industriale 2016-2020, il Gruppo mantiene l’intenzione di portarlo a ottobre in CdA per l’approvazione, dopo che le linee guida sono state già esaminate nel consiglio del 27 settembre. «Sui tempi abbiamo come primo step l’approvazione del business plan a valle del completamento della independent business review, verosimilmente nel mese di ottobre- ha spiegato Montanari -. Sulla base di questo definiremo il tema dell’aumento di capitale. A oggi non abbiamo una posizione precisa». Montanari ha anche parlato dell’intervento sui costi: «Sarà importante, riguarderà tutte le aree, dal lavoro ai costi della produzione, ai costi corporate. Sarà tutto oggetto di una attenta valutazione». Nel frattempo, il Consiglio di Amministrazione del quotidiano ha preso atto delle dimissioni irrevocabili a far data dallo scorso 30 settembre del presidente Giorgio Quinzi e di altri quattro consiglieri, vale a dire Mauro Chiassarini, Claudia Parzani, Carlo Pesenti e Livia Pomodoro. Maria Carmela Colaiacovo si è dimessa il 1 ottobre, ma resta componente del Consiglio di Amministrazione in regime di prorogatio ex articolo 2385. Al posto di Quinzi è stato nominato presidente pro tempore Carlo Robiglio, e su sua proposta il CdA composto da Niccolò Dubini, Marcella Panucci, Luigi Abete e Robiglio stesso – l’amministratore delegato Gabriele Del Torchio era assente per malattia -, ha approvato la nomina di Abete a vice presidente. Anche Colaiacovo era assente. Durata del mandato una quarantina di giorni per entrambi, durante i quali Robiglio, a cui il CdA ha conferito le medesime deleghe di Quinzi, svolgerà il compito istituzionale di collegamento tra Confindustria e il giornale, fino alla prossima assemblea per nominare il nuovo board fissata il 14 novembre in prima convocazione, e il 21 in seconda. In una intervista al quotidiano torinese La Stampa, Robiglio ha detto che «occorrerà intervenire e ridurre tutti quei settori, a mio avviso esterni all’attività editoriale, su cui il business non ha dato i risultati sperati e valorizzare invece quella che è l’identità del giornale». A fronte delle sfide lanciate dall’avvento del digitale al mondo dell’editoria «bisognerà puntare sul settore della formazione». All’amministratore delegato Del Torchio, che intanto riceve la piena fiducia del CdA, spetta «redigere il piano industriale per il periodo 2017-2020; è un compito a cui sta lavorando con grande impegno già da qualche mese». A proposito di eventuali azioni di responsabilità contro la vecchia dirigenza è intervenuto Boccia sempre ieri a Bergamo: «Entriamo nel merito di cose che non conosco, ora prendiamo in mano il dossier e vediamo».