DailyMedia 26/05/2016
Class Pubblicità, Grandi Stazioni Media e Vidion, le tre concessionarie che rappresentano il mondo dell’out of home tv, tutte associate a FCP – Federazione Concessionarie Pubblicità – con l’ingresso, da poche settimane, delle ultime due – hanno tenuto la loro prima riunione ufficiale, eleggendo Angelo Sajeva presidente dell’assemblea. Tutti gli editori che fanno capo alla Federazione, di cui è presidente Massimo Martellini, partecipano agli organismi corrispondenti dei vari mezzi e i loro presidenti fanno parte del Consiglio Federale insieme ad altri membri. Per quanto riguarda l’OOH TV, l’associazione si è potuta costituire, appunto, dopo l’ingresso delle concessionarie di Grandi Stazioni e Centostazioni, mentre a capo dell’organismo, come detto, è stato nominato il presidente di Class Pubblicità nonché consigliere per le strategie e lo sviluppo di Class Editori. Per posizionare correttamente il mezzo e differenziarlo dall’OOH stesso, gli associati, all’unanimità, hanno coniato il nuovo nome GO TV, con riferimento alle audience tv in continua crescita dei consumatori in movimento fuori casa, che presentano una consistenza numerica rilevante, evidenziando un profilo elitario con elevate dotazioni reddituali e culturali. Sono segmenti attivi, con forte apertura verso le novità e un’elevata propensione di spesa. «L’obiettivo è operare insieme per il corretto posizionamento del media – spiega lo stesso Sajeva a DailyMedia -. In uno scenario di domanda e offerta di comunicazione in profonda evoluzione, la GO TV rappresenta una grande e solo parzialmente valorizzata opportunità televisiva, per investitori alla continua ricerca di nuovi e moderni media che garantiscano copertura e aumento della frequenza anche su target qualificati. Il mezzo contribuisce in modo importante al completamento e al rafforzamento della copertura in una logica di massima efficienza. La caratteristica più importante del media GO TV è la presenza di un palinsesto di informazione premium e di intrattenimento/servizio con relativa impaginazione pubblicitaria, che prevede diversi formati e tipologie, dai classici 30 secondi agli spot contestualizzati, dai brevi formati alla sponsorizzazione di rubriche. Questo consente di creare un “rapporto” tra consumatore e mezzo attraverso lo sviluppo di contenuti adeguati al momento di fruizione del messaggio pubblicitario. Il moderno approccio alla pianificazione tv e l’importanza strategica del territorio portano a esaltare la GO TV nei diversi luoghi in cui la si fruisce, ampliando così il concetto di tv tradizionale e seguendo i moderni criteri di consumer journey che valorizzano le audience tv in movimento e fuori casa». Il nome GO TV vuol rappresentare il posizionamento dei canali tv, con oltre 8.300 schermi presenti in 1.352 diverse location e mezzi di trasporto in Italia, con una copertura totale di tutte le principali infrastrutture dedicate al trasporto e movimento della popolazione: stazioni ferroviarie, aeroporti, metropolitane, autobus e autostrade. E’ la tv, quindi, alla quale il consumatore è esposto nella sua vita attiva. Sono canali rilevanti in quanto sviluppano coperture importanti, in particolar modo sui light tv viewers (oltre 9 milioni di contatti netti settimanali). Consentono di aumentare copertura e frequenza su tutto il territorio nazionale, con un presidio nei grandi centri urbani e metropolitani (a partire da Milano e Roma), aree in cui per molte brand i consumi sono concentrati e superiori alla media nazionale. La televisione fuori casa è, inoltre, apprezzata per i contributi che riesce a dare alle campagne con forti obiettivi di “call to action”, grazie alla prossimità con i p.v. in cui sono distribuiti prodotti e servizi oggetto di comunicazione. Ulteriore caratteristica fondamentale per il planner è la misurabilità delle audience, pur nelle diverse metodologie scelte dagli editori, grazie all’inserimento nei software di pianificazione (Kubik) che consente la valutazione dei contributi nei piani media. Il perché dell’ingresso della GO TV in FCP lo spiega sempre Sajeva: «Il mezzo è più forte di quanto attualmente percepito dal mercato degli investitori e dei centri media, per questo vogliamo fare sistema, per accrescerne la conoscenza e rafforzarne il posizionamento. Desideriamo, inoltre, realizzare ricerche insieme. È infatti necessario fornire al mercato gli strumenti affinché la GO TV sia correttamente valorizzata per i contributi che può dare e che oggi sono già riconosciuti da oltre 400 clienti. L’obiettivo è essere presenti a pieno titolo e con maggior convinzione nel moderno planning della video strategy». In effetti, finora, i dati forniti sull’OOH TV da Nielsen (2,2 milioni di euro nei primi tre mesi dell’anno, in decrescita del 2,5% sullo stesso periodo del 2015) si basano solo su quelli forniti da Class Pubblicità e Grandi Stazioni Media mentre, a regime, quelli che verranno riportati nei report mensili dell’istituto di ricerca e che saranno, come per gli altri mezzi, ogni volta anticipati da FCP stessa, ingloberanno anche quelli di Vidion. Della quale, peraltro, è attesa l’imminente, possibile, entrata in Nielsen.