RCS MediaGroup punta sui brand dei quotidiani e sul digitale, nel 2014 la raccolta è in progressivo miglioramento

RCS MediaGroup punta sui brand dei quotidiani e sul digitale, nel 2014 la raccolta è in progressivo miglioramento

DailyMedia 13 marzo 2014

RCS MediaGroup spinge l’acceleratore del digitale e punta a essere uno degli editori di riferimento in questo ambito al termine del piano industriale 2013-2015. L’anno prossimo su un fatturato di 1,5 miliardi di euro circa la quota di ricavi da digitale passerà dall’attuale 9% al 21%, quindi intorno ai 315 milioni di euro. Contemporaneamente, l’azienda registra il raggiungimento del target di efficienza previsto nel triennio con un anno di anticipo, e preventiva ulteriori efficienze fino a 70 milioni di euro, passando da 150 a 200/220 milioni in totale. «Abbiamo scongiurato il pericolo di scomparire – ha detto l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane ieri nel corso dell’investor day che si è tenuto a Milano -. Nel 2013 abbiamo stabilizzato la nostra situazione finanziaria e nel 2015 saremo vincitori nel business digitale». RCS ha anche avviato in ambito pubblicitario una politica molto aggressiva: grazie agli accordi con la SPE, La Stampa e i quotidiani del Sud, la quota di mercato nella raccolta nazionale quotidiani della RCS Pubblicità passa dal 29% al 40%. Sulla base di queste evidenze, nel 2014 è atteso un lieve miglioramento dei ricavi complessivi, con il triplo del mol rispetto all’anno scorso. Jovane conferma che nei primi tre, quattro mesi dell’anno il trend della raccolta è simile a quello del 2013, con progressiva riduzione del gap negativo e miglioramenti a partire da maggio, nonché previsione di chiusura d’anno positiva. In Spagna, invece, gli indicatori positivi sono più netti. Intanto la concessionaria guidata da Raimondo Zanaboni punta i riflettori sui grandi avvenimenti in arrivo, dai Mondiali di calcio al Giro d’Italia, a Expo 2015. Sul fronte editoriale, al centro degli interessi della RCS targata Jovane ci sono i brand quotidiani Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, El Mundo e Marca, al quale sono legate eventuali prospettive nei mercati latino-americani. Lo sviluppo dei brand si concentra sui ricavi da digitale e la prima novità riguarda l’introduzione di politiche pay per il Corriere.it in una logica di membership, così come è già stato fatto al Mundo nella seconda parte del 2013. Contemporaneamente, l’offerta si rinnova con il rilascio delle nuove versioni dei siti dei quotidiani, e di nuove app per il mobile. Su tablet il Corriere della Sera vanta 100mila abbonati e la Gazzetta dello Sport 50mila; complessivamente il gruppo ne conta 250mila e l’obiettivo è di di Silvia Antonini crescere del 10/15%. Contemporaneamente cresce l’offerta di ecommerce e prodotti b2c, dopo il lancio del servizio di couponing Buon per Tutti, con Doveclub. it, la community di viaggi e turismo del periodico Dove, e il lancio di Gazzabet in occasione dei Mondiali di calcio. Il direttore generale Media Alessandro Bompieri ha annunciato anche l’adozione del formato tabloid stile Gazzetta dello Sport da parte del Corriere della Sera, dopo l’estate. Sempre il Corsera e la “rosea” saranno oggetto di una iniziativa promozionale, ossia la distribuzione gratuita per un giorno, con l’obiettivo di rafforzare il brand presso i lettori ma anche gli investitori pubblicitari. Al lato delle attività di editore, prosegue lo sviluppo in ambito digitale di accordi con piattaforme terze, così come l’attività di startup incubation e lo studio dei database in ottica CRM e non solo, curati dalla divisione di digital development guidata da Alceo Rapagna.

2014-03-13T11:52:34+00:00 marzo 13th, 2014|