DailyMedia 20 dicembre 2013
Il Tribunale Civile di Milano stabilisce che PRS MediaGroup è la concessionaria esclusiva dei canali 60, 61, 62 del digitale terrestre, e LT Multimedia decide di chiudere le trasmissioni di Sport Uno, Due e Tre attualmente visibili su quei canali, limitandone la messa in onda sul satellite Tivusat. E’ l’ennesimo episodio della vicenda che contrappone la società di Alfredo Bernardini de Pace e l’editore Valter La Tona dopo che quest’ultimo ha acquisito, lo scorso luglio, gli ex canali Sportitalia e i relativi lcn. La sentenza di Milano ribadisce il provvedimento dell’11 settembre 2013 e il successivo del 30 settembre emessi a seguito di un ricorso presentato da PRS. Inoltre, ordina a EDB Media, già editore di Sportitalia, e al successore Sitcom Media, a cui LT Multimedia aveva ceduto le attività relative ai canali 60-61-62, di dare corso al contratto di concessione stipulato tra PRS e EDB Media in relazione alla commercializzazione degli spazi pubblicitari sui canali stessi, una volta chiamati Sportitalia e ora Sport Uno, Sport Due e Sport Tre. Con questo provvedimento la concessione pubblicitaria di PRS è legata agli lcn, e inibisce le due suddette società dallo svolgere attività di raccolta pubblicitaria in proprio. A questo punto la PRS provvederà a contattare la controparte – qualunque essa sia: EDB, LT Multimedia o Sitcom – per farsi consegnare i palinsesti da vendere sul mercato pubblicitario. Per tutta risposta, La Tona comunica la revoca della partnership con Sitcom Media per la fornitura dei palinsesti Sport Uno, Due e Tre e per la distribuzione sugli lcn 60, 61, 62, nonché l’utilizzo dei propri brand. Ciò significa che in queste ore i tre canali dovrebbero spegnersi. Resta confermata invece la presenza dei tre marchi sportivi e relative programmazioni sui canali 44, 45 e 46 di Tivusat, e sulla piattaforma Italiasmart come già reso noto anche da questo giornale lo scorso 13 dicembre. Il 31 dicembre scade anche l’accordo con Sky, che rappresenta per LT Multimedia un importante contributo in termini di ricavi, sul quale faceva conto anche per sostenere gli investimenti in produzione. Difficile rimettersi in carreggiata con la raccolta pubblicitaria del dtt, dove l’azienda sarà presente dal 1° gennaio 2014 solo con Alice e Leonardo, e l’offerta sportiva priva di visibilità al grande pubblico e, quindi, di appeal pubblicitario. A La Tona, probabilmente, non resta che tentare vendere i canali 60, 61, 62, acquistati per 1 milione di euro, sui quali tra l’altro vige l’obbligo di legge di distribuire programmazione sportiva e, a questo punto, quello di avvalersi dei servigi di PRS almeno fino al 2017, secondo i termini dell’accordo stipulato a maggio 2013 con EDB Media.