DailyMedia 11 aprile 2013
Cinque anni di crisi, con un crollo tra il 2008 e il 2009. Poi una discesa negli ultimi anni più lenta per il settore della carta in generale, più accentuata per la stampa. A pesare, oltre alla minore propensione alla spesa per i prodotti culturali e al tracollo della pubblicità (scesa del 17,7% nel 2012 e ancora in forte ribasso a inizio 2013), anche l’erosione del mercato dovuta ai nuovi media digitali. La fotografia della filiera della carta è stata scattata ieri a Roma nel corso del convegno “Carta & web: l’integrazione tra scelte strategiche e tecnologiche”, organizzato dalla Fieg insieme alle associazioni di settore Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta e Assografici. Tra le loro richieste, elencate nella relazione di Alessandro Nova, docente alla Bocconi, fi-gurano: incentivi all’innovazione (rifinanziamento del credito agevolato e credito d’imposta), sostegno alla lettura (detassazione dell’acquisto di libri e giornali) e misure anticongiunturali (credito carta e credito per investimenti pubblicitari sulla stampa). Nonostante la crisi, la filiera mantiene un posto di rilievo nell’industria nazionale. Il fatturato del 2012 ha raggiunto i 32,9 miliardi di euro con 213 mila addetti e un’occupazione indotta di 527 mila unità.